Da anni “assistiamo” ai piani di mutamento dei centri urbani, periferici, ma anche di controllo dei confini di Stati e più in generale allo sviluppo di piani sulla sicurezza, coalizioni internazionali per combattere il terrorismo, etichettando con esso, grazie alla complicità dei media, ogni forma di dissenso o di fenomeno di degrado societario, frutto poi della messa in opera di altrettanti piani di carattere politico ed economico, che sempre più sovente si realizzano con la guerra imperialista, a scapito di intere popolazioni, talvolta costrette a migrare anche in quegli Stessi stati in cui risiedono i mandanti e gli artefici dei loro bombardieri.