Il revisionismo storico è una malattia senile di quella che fu la sinistra italiana, una malattia che ha portato alla riabilitazione dei fascisti di Salò, alle campagne per la “pacificazione”, la “memoria condivisa”, all'infangamento della Resistenza con le menzogne sulle foibe e la criminalizzazione del ruolo e del contributo dei comunisti all'interno di essa. Tutto ciò al fine di distruggere il patrimonio di lotta e coscienza delle classi oppresse: superando i “conflitti e gli odi del passato” si vuole imporre oggi la pace sociale per coprire l'offensiva a tutto spiano contro le condizioni di vita dei lavoratori che governi e padronato conducono. Non è un caso che gli stessi che portano avanti il revisionismo storico per le vicende passate del nostro paese, vogliono falsificare e cancellare quelle della Palestina, a partire dalla Nakba del 15 maggio 1948 ad oggi.